Con la legalizzazione non aumentano i giovani consumatori, che anzi diminuiscono. Il consumo di droghe e alcool tra gli studenti di scuole superiori negli Stati Uniti è tra i più bassi mai registrati.
Secondo il rapporto 2015 Monitoring the Future Survey, curato ogni anno a partire dal 1975 dall’Università del Michigan e dall’istituto governativo National Institute on Drug Abus (NIDA), nell’ultimo anno il consumo di alcol e droghe illegali (diverse dalla marijuana) è continuato a scendere, confermando un trend ormai ventennale.
Anche il consumo di marijuana tra i giovani è sceso negli ultimi 5 anni, ovvero da quando quattro Stati e il District of Columbia hanno legalizzato la cannabis e altri 23 Stati ne hanno ammesso l’uso terapeutico.
Il survey si basa su interviste effettuate a più di 40mila studenti di scuole superiori.
Contrariamente a quanto asserito da molti politici che si oppongono alla legalizzazione della cannabis, quindi, l’uso tra i teenager non solo non è aumentato, ma è addirittura diminuito con la legalizzazione.
Questa diminuzione, paradossalmente, va di pari passo con la diminuzione di coloro che ritengono la cannabis una sostanza pericolosa per la salute.
Ma un altro dato che potrebbe spiegare la diminuzione del consumo è la crescente difficoltà che i giovani riscontrano nel reperire la sostanza. Negli Stati dove infatti è stata legalizzata, il mercato nero – che raggiungeva i giovani consumatori dalle piazze fino dentro le aule scolastiche – è stato sostituito da una rete legale e controllata di distribuzione e commercializzazione.
“L’opinione secondo cui la marijuana è facilmente reperibile ovunque è meno diffusa negli ultimi anni tra i giovani”, afferma Johnston.
fonte: aduc.droghe.it