Riunire all’interno di un unico portale tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella cannabis per finalità curative: medici, farmacie e pazienti. Un’idea innovativa ispirata ai numerosi progetti che, sullo stesso tema, stanno riscuotendo notevole successo negli Usa; basti pensare alla app nata a Seattle per ordinare marijuana a domicilio e definita come la Uber della cannabis.
In termini di legalizzazione l’Italia è indubbiamente ancora indietro rispetto a realtà come quella statunitense. Tuttavia da diversi mesi sta emergendo un’attenzione crescente verso la tematica, e questo si riflette anche su iniziative come quella nata nel Salento.
Una piattaforma come ce ne sono tante in rete, questo è Letsweed: con la differenza che il tema centrale è la cannabis terapeutica. Il Parlamento italiano sta vagliando da alcuni mesi un provvedimento che potrebbe diventare storico, teso a liberalizzare l’utilizzo medico della sostanza.
Intercettando l’interesse dell’opinione pubblica e precorrendo quello che potrebbe accadere in un futuro prossimo, Antonio Pierri e Stefano Rosato hanno dato vita al progetto Letsweed per riunire tutti i pazienti che hanno necessità di far uso di cannabis, e metterli in contatto con i medici che prescrivono i relativi farmaci geolocalizzandoli su una mappa multimediale. Come un sito social di incontri, ma con alla base la salute dei pazienti.
La cannabis terapeutica è già regolamentata da anni in Italia, soltanto che, nei fatti, i pazienti riscontrano diversi problemi: scarsa quantità disponibile, difficoltà di reperimento anche di medici e farmacie, importazione dall’estero del farmaco a cifre elevate. Sono alcune delle criticità che ci si trova ad affrontare in Italia.
Ecco perchè il provvedimento che si sta vagliando è orientato a liberalizzare coltivazione e produzione per scopo medico. Si darebbe così l’opportunità, a chi ne ha diritto, di curarsi coltivando in autonomia la sostanza potendo così controllare ogni passaggio e scegliendo accuratamente la qualità delle piante prodotte dai migliori semi e derivanti da ceppi di marijuana autofiorenti o dalle altre varianti più adatte allo scopo. In sostanza sarebbe anche un’operazione più sicura per il paziente e toglierebbe al contempo un business fiorente dalle mani della malavita.
Il sito Letsweed è disponibile ancora soltanto in versione beta: entro fine anno la versione definitiva sarà online e chiunque, paziente, medico o farmacista, potrà registrarsi per entrare a far parte di questo meccanismo.
Un’idea semplice ma al contempo di grande utilità; e il fatto che sia nata in Italia fa capire meglio quanto l’argomento cannabis medica abbia compiuto passi in avanti.
Fonte: sardegnalive