Con la legalizzazione e lo sviluppo dell’industria sono nati anche i corsi di “educazione della cannabis” compresi gli assaggiatori degli aromi
Con la legalizzazione della marijuana, è nato pure il degustatore dell’erba. Si fa coi vini, perchè non deve esserci il sommelier della cannabis? Infatti il Trichome Institute, fondato e basato in Colorado dove è partita un’industria legata all’erba, lo prevede nell’approccio di “corretta educazione della cannabis” cui è ispirata la sua mission accanto agli aspetti industriali e scientifici. L’istituto ha anche coniato il termine “interpening”, frutto della fusione di “interpreting” e “terpenes” (terpeni), le biomolecole che conservano le proprietà organolettiche degli oli essenziali.
Il concetto è analogo a quello di altre colture e principalmente col vino: ogni varietà di pianta ha il suo fiore e i terpeni raccolti hanno i loro aromi specifici, i quali entrano a pieno titolo nel percorso del gourmet accanto alla degustazione enologica come accade al Cultivating Spirits di Silverthorne, in Colorado, uno degli Stati con Alaska, Oregon e Washington D.
C. che hanno dato il semaforo verde alla cannabis. Quartz ricorda che legalizzazione ad uso ricreativo è all’ordine del giorno già in novembre per Arizona, California, Maine,Massachusetts e Nevada. Secondo Bloomberg, il fondatore di Cultivating Spirits, Philip Wolf, applica i saperi appresi appunto in due corsi di “pot sommelier”.
Fonte GQ