La Cannabis cura il Coronavirus? No, la Cannabis non è la cura.
Circolano molte notizie (fake) che definiscono il CBD o il THCV come cura per il coronavirus o COVID-19.
Lasciamo la parola agli esperti:
Lo conferma Lorenzo Calvi uno tra i medici più esperti nel settore della Cannabis, e dice:
“E’ vero che alcuni terpeni presenti nella cannabis e altre piante come il timo, il basilico, origano hanno proprietà antibatteriche e antivirali e possono essere utilizzate per trattare l’influenza e diminuire l’infezione, così come è vero che alcuni cannabionidi hanno proprietà antinfiammatorie. Ma da qui ce ne passa. Non si cura l’influenza con l’olio essenziale di timo, anche se è presente in farmacopea, può essere una cosa da aggiungere e che può aiutare nella convalescenza e nel recupero, ma non come cura”
Il Dr. Carlo Privitera racconta a Fanpage:
“Quando ci infettiamo con il virus, lui entra nelle cellule e le danneggia e si crea una prima risposta infiammatoria. Dopodiché i pazienti in cui si complica la situazione vanno in rianimazione per la risposta infiammatoria esagerata scatenata dal virus e questo è un meccanismo in cui la cannabis va ad agire come immunomodulatore. La cannabis in quest’ottica, così come è già stato dimostrato nel trattamento di polmoniti dovute ad altri agenti virali che danno quadri patologici simili, ha dimostrato di poter migliorare i risultati clinici migliorando la risposta infiammatoria. Da medico penso che quantomeno la prova si debba fare, uno degli articoli da citare è uscito su Cell a gennaio 2020 e spiega che i meccanismi biologici e molecolari che si verificano nella sepsi, sono dovuti, oltre che alla presenza dell’agente patogeno, anche e soprattutto dalla reazione infiammatoria che è causa di stress progressivo di organi e apparati. Scriverò al ministro della Salute e nel caso di un riscontro positivo mi muoverò per cercare i capitali necessari”
Nel frattempo in Canada, la cannabis è stata dichiarata servizio essenziale per i pazienti così come in USA, il ministro della Salute ha chiesto ad aziende che producono Cannabis la possibilità di mettere a disposizione i laboratori per analizzare il virus come riferisce l’agenzia Bloomberg il dottor Mohan Cooray, presidente di “Cannalogue“, azienda che ha chiesto al ministero della Salute Canadese di iniziare uno studio clinico sui pazienti affetti da Coronavirus e testare le proprietà antinfiammatorie della cannabis.Il
Dr. Mohan Cooray dice: “Non stiamo suggerendo con le attuali conoscenze della cannabis medica che si tratti di prevenzione, trattamento o cura per COVID-19 o coronavirus. Tuttavia, i cannabinoidi hanno proprietà immunomodulatorie naturali che richiedono assolutamente un’indagine rapida data l’attuale pandemia globale COVID-19″