Agroresistenza cannabica per difendere oggi i futuri raccolti, a partire dal seme!
Million Marijuna March (Italia) aderisce, partecipa ed invita a partecipare alla Manifestazione Nazionale Stop TTIP del 7 Maggio 2016 a Roma, dove saremo presenti con un nostro spezzone, come sempre danzante, colorato e creativo (a breve, la lista delle crew che suoneranno sui carri, consultabile anche su www.reggae.it).
Appuntamento alle ORE 14:00 in PIAZZA DELLA REPUBBLICA.
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“Contro ogni forma di monopolio ed oligopolio, per riappropriarci della coltivazione di cannabis e tutelare i beni comuni patrimonio dell’umanità. Come sempre in difesa dei Diritti di tutte e di tutti e mai degli interessi economico-finanziari di pochi”
Partecipare e dare il nostro contributo a questa importantissima iniziativa nell’ambito della Campagna #StopTTIP Italia è per noi il normale prosieguo di un percorso che, da sempre, ci oppone alle prepotenze delle multinazionali, in difesa dei beni comunisottratti all’umanità intera, per favorire gli enormi interessi economico-finanziari di pochi.
Uno di questi beni comuni è proprio la cannabis, che in Italia rischiamo di vederci nuovamente sottratta (prima ancora di essere stata liberata) per mezzo della proposta di legge Intergruppo “Cannabis legale”, finalizzata al monopolio benché mascherata da legalizzazione.
Nella guerra tra bande di speculatori per la ricomposizione dei propri equilibri, l’iniziativa parlamentare del cosiddetto“INTERGRUPPO” costituisce il tentativo di sostituire il controllo esclusivo oggi affidato alle mafie, con un monopolio sulla cannabis, questa volta legale, da poter legittimamente cedere agli amici degli amici, tramite il meccanismo delle (redditizie)concessioni governative e certamente NON per restituire la pianta al genere umano, unico legittimo proprietario.
Intenzionati a batterci anche contro questa ennesima tentata rapina – e già all’opera per concretizzare le nostre future mobilitazioni – manifesteremo il 7 maggio insieme alle realtà che da sempre si battono per l’acqua pubblica, per la difesa dei territori e della futura vivibilità del pianeta, opponendosi al saccheggio dei beni comuni in quelle battaglie che rappresentano, di fatto, la resistenza del terzo millennio allo strapotere della finanza.
Il proibizionismo della cannabis, introdotto del 1937 negli USA e subito dopo esportato in tutto il resto del mondo, è stato il primo esempio (e lampante) della globalizzazione finalizzata al controllo delle risorse, la cui privatizzazione emonopolizzazione avviene imprigionando – e purtroppo, a volte, anche torturando ed uccidendo – chiunque osi violare il divieto di coltivazione personale della pianta proibita.
Del resto, la cannabis è il laboratorio dove si sono potute sempre sperimentare, grazie allo strumento del proibizionismo, letecniche più estreme di privatizzazione, alcune delle quali sono state successivamente applicate anche a altre coltivazioni.
Per queste e molte altre terribili ragioni, il 7 maggio manifesteremo per bloccare il TTIP, un pericolosissimo accordo internazionale di natura economica tra Stati Uniti e Unione Europea, che, ancora una volta, per il profitto di pochissimi, attacca quel Diritto delle popolazioni definito da La Via Campesina “Sovranità alimentare”.
Tenteranno di distruggere le biodiversità e le piccole produzioni tipiche locali, alla base delle radicate culture popolari, per sostituire ciò che fino ad ora ci ha permesso di alimentarci, con i prodotti della grande industria agroalimentare, controllata dalle corporation multinazionali.
Tra le numerose aberrazioni, il TTIP vorrebbe imporre agli agricoltori il divieto ad usare le sementi delle proprie biodiversità, per sostituirle con semi certificati, anche OGM, autorizzati e venduti dalle multinazionali tramite le società da loro controllate.
Per la cannabis, oltre a questo trattato internazionale – che ci auguriamo non venga mai ratificato – il controllo delle sementi rischia di essere blindato a partire dall’Italia e su due fronti ben distinti. Alla Camera, attraverso il tentativo contenuto nella proposta legge “Cannabis Legale” di imporre un regime di monopolio anche sui semi e non solo sulla produzione e sulla vendita di infiorescenze e derivati (vedi: bit.ly/comunicato-3-marzo-2016). Al Senato, attraverso la proposta del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) di rendere già illegale la compravendita di semi NON certificati, inserendo un nuovo illecito amministrativo nel DDL contenente le nuove “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, approvato la scorsa estate alla Camera ed ora in fase di discussione finale per l’approvazione definitiva (vedi: bit.ly/indipendenza-semi).
L’appello, i materiali, le informazioni sulla manifestazione #StopTTIP 7 Maggio 2016:
https://stop-ttip-italia.net/7-maggio
Il crowdfunding per sostenere la campagna #StopTTIP Italia:
https://stop-ttip-italia.net/2016/04/19/nottip-7m-parte-la-raccolta-fondi
Fonte: http://www.millionmarijuanamarch.info/